lunedì 19 dicembre 2011

Dodicesimo Mese del Secondo Anno dopo il Decreto

 1#PICCOLO MALINTESO
Ho sbagliato ancora?
Allora sono davvero io che scelgo male!
Questo ho pensato l'altra sera quando su Gloria ho visto Kymber e Vanadiel che parlavano seduti su una panchina. Le loro parole mi hanno portato a pensare che lui fosse un avido che era riuscito a portarmi a letto, ingannandomi. Aveva detto che l'arco sarebbe stato un suo regalo, e invece stava cercando di spillare denaro ad una delle mie Sorelle di Fuoco? Non potevo crederci!
Ero così delusa che non volevo sentire oltre, ma lui poi mi ha bloccata con la sua voce, la presa salda della sua mano sul mio polso. Stavo per andarmene eppure il suo sguardo dapprima incerto, poi è divenuto furioso.
Mi ha spiegato di cosa si strattava con la stessa delusione negli occhi che avevo io.
Quando poi la stessa Kymber ha reagito come se io l'avessi schiaffeggiata con una bassa insinuazione, come che stavano flirtando o altro, mi sono sentita morire.
Siamo andati a casa sua, dove di nuovo le mie paure hanno preso il sopravvento e non potevo credere che la presenza assente di Phemt ancora una volta mi rendesse così insicura che mi sono sentita travolgere dalle lacrime. Come volevo dimenticare quella parte del mio passato così dolorosa che mi portava a fuggire da Vanadiel!
Lui invece di essere il solito arrogante di nuovo mi ha mostrato un'infinita dolcezza, cosa che raramente accade quando non siamo a casa sua. Non so a che è dovuto, ma forse anche lui ha i suoi timori.
Ma io una relazione meno complessa, no?
Che cosa mi sta spingendo tanto a continuare a cercarlo e a vederlo?
Forse perchè con me ha calato quella maschera che cela un uomo diverso, che mi fa sentire compresa, che mi dice che non mi farebbe mai del male, che mi far stare bene, mi fa sorridere e mi fa sentire me stessa.
L'unica cosa che  mi rende perplessa è il nostro modo di fare: possibile che a volte dobbiamo "urlare" prima di comprenderci?
Ma cavolo quant'è bello fare la pace!

2#IL DOLORE NON ESISTE PIù
Guardo lei e vedo me.
Inutile che ci giro intorno: quando ho parlato con Kymber ero contenta, finalmente la vedevo come prima che sparisse per passare due mesi su Nardean: era solare e vivace, non quella fiamma fredda e spenta che brucia lentamente. Forse vedere Kyashan le ha fatto bene, ho pensato.
Abbiamo parlato di Fuoco, mi ha fatto domande a cui avrei tanto voluto rispondere. Ma io sono solo una Igneis che ha trovato in sè la scintilla di Nauru semplicemente quando lui ha voluto o ritenuto che io fossi pronta. E' successo e basta: niente libri, se dopo non per capire piccole cose, ma per il resto molto mi hanno aiutato prima Deva e poi Shandar. La concentrazione è tutto e poi ho imparato da sola come lasciar fluire in me il suo potere per liberarlo.
Non ho saputo che rispondere alla domanda se le Aure sono tutte differenti, o meglio non avevo nessuna certezza, ma per logica deduttiva ho detto si. Ho pensato a quella di Deva e a quella di Phemt, Aure sicuramente più potenti della mia, che sembra più manifestrarsi come piccole scintille che altro. Non ho idea di quello che si vede, non ho uno specchio tutte le volte che alzo l'Aura in quanto sono o al Tempio o alla Stele.
Tranne quella volta in spiaggia con Vanadiel, quando gli ho mostrato che gli Spiriti non sono solo all'interno del Grande Tempio, ma fanno parte di noi, solo che non tutti possono percepirne il potere.
Kymber ha deciso di abbracciare dunque in toto la sua natura da Igneis e questo mi sembra giusto visto che non è più una Luminosa come lei ha tenuto a sottolineare più volte.
E allora perchè quando abbiamo parlato di Phemt io ho sentito una nota stonata?
Ha sempre parlato di lui con termini piuttosto sarcastici e rancorosi, e ora invece lei... vede l'uomo.
Parole sue.
Ha un cuore.
Sono rimasta davvero esterrefatta.
Perchè di punto in bianco non mi sono accorta che Kymber era cambiata tanto? Non è la sua natura da Igneis. Se è per questo io lo sono fin dalla nascita e questo mi da un vantaggio: la comprendo meglio di quanto lo faccia lei, che pensa che la sua irruenza sia legata solo ed esclusivamente all'archetipo. C'è qualcos'altro. Le ho chiesto qualcosa che lei non ha capito o che ha fatto finta di non capire, non so.
Hai mai volato con il Falco?
Una scommessa, dice lei.
Io lì per lì le ho creduto, ma poi da sola c'ho riflettuto e ne ho anche parlato con Vanadiel, in modo piuttosto approssimativo, senza nomi, ma lui mi ha posto delle domande che non posso ignorare: voglio aprire gli occhi a Kymber perchè so che c'è qualcosa tra lei e Phemt per risparmiarle un dolore, perchè se fosse vero so già come finirebbe, o lasciare che se la sbrighi da sola?
E' mio compito?
Io non so cosa provo per Kymber, l'ho sempre ritenuta una Sorella di Fuoco, ma non come Dyna. Lei mi ha detto di Phemt, ha preso il coraggio a due mani, se Kymber non l'ha fatto un motivo c'è e forse non è la persona che credevo.
Non ho la certezza che sia già successo qualcosa, ma mi è venuto il dubbio e ora non so se devo dirlo a Shandar o meno. Non sono sicura di niente e non voglio rischiare di accusare qualcuno di aver commesso chissà che. In fin dei conti se lei va a letto con Phemt sono affari suoi.
Ho solo paura che si brucerà di brutto.
Phemt non è Kyashan.
E poi mi sono chiesta che ho provato io nell'arrivare a questa ipotesi assurda: mi brucia. Mi da un fastidio enorme, perchè se richiamo quella piccolissima parte di me che si ostina ad amarlo, ne è gelosa marcia, ma poi mi rendo conto che c'è anche altro e non è legato a lui. Non è merito di Phemt se io sono quella che sono. Lui ha solo svegliato in me qualcosa di sopito e sono stata io ad alimentarlo e ho voluto io spiccare il volo.
Di lui pensavo mi mancassero i suoi baci che ora dedica ad un'altra donna, i nostri incontri fatti di seduzioni mentali oltre che fisiche eppure ora mi manca solo una cosa.. VOLARE!
No, Phemt non è altro che un amaro ricordo e sapere che un'altra Igneis pensa di essere l'unica per lui, mi lascia solo amareggiata per come posso essermi sbagliata tanto.
Ora ho solo voglia di conoscere di più me stessa e incredibilmente accanto a me ho chi mi da quella libertà che forse per lungo tempo ho scambiato con i voli radenti la scogliera del picco del serpente.
La libertà è poter dire: io voglio.. io posso...

3#SENZA LA MASCHERA
E' impertinente come pochi.
E' sfacciato come l'assurdo.
E' intrigante come una ventata fresca.
E' caldo come una carezza.
E' rapido come un pensiero.
Tutto questo in un uomo solo pensavo mi facesse venire mal di testa.
Invece lo guardo mentre dorme accanto a me e mi fa una tenerezza infinita, perchè quel suo essere così irritante, sfibrante, odioso, indisponente, egoista e approfittatore è solo una facciata che presenta Vanadiel al mondo e non a me. Non mi importa se gli altri non vedono quello che mostra a me, un uomo capace di dirmi cose così dolorose da farmi gelare l'anima per quanto gli sono vicina e subito dopo proteggermi persino da me stessa, un uomo che non vuole vedermi piangere, un uomo che quando mi guarda al di là dell'attrazione sa baciarmi con una dolcezza e delicatezza che non ho mai provato con il mio unico raffronto. Non mi importa se pensano che tra me e lui ci sia solo un basso istinto perchè io so che non è solo questo.
Vorrei dormire con lui oggi, eppure benedico il mio stato di veglia per guardare il viso di quest'uomo che perde ogni maschera, ogni barriera, ogni artificio nel sonno. Mi piace stare in sua compagnia perchè se ognuno scopre qualcosa dell'altro, è anche vero che attraverso di lui io apprendo qualcosa di me stessa, e viceversa.
E' come scoprire non c'è solo gattonare, camminare, correre, e trascinarsi. No, c'è anche spiccare il volo, andare in picchiata, lasciarsi cadere, e infine cabrare per compiere una salita elicoidale e sbucare dalle nuvole, impalpabili e gelide, con puro stupore guardando l'immensità del cielo lasciandosi accarezzare dai raggi solari o lunari. E tutto voltandosi e scoprendo di non avere le ali!
Vorrei svegliarlo per parlare con lui, per guardare in quegli occhi castani che mi prendono in giro per quanto sono ragazzina, ma subito dopo mi abbracciano come fossi una donna. La sua voce matura e sicura mi scalda il viso dietro cui nascondo l'anima che capolino spesso dai miei occhi e su cui immancabilmente indosso un sorriso raggiante e caldo.
Non mi importa di andare a definire cosa c'è tra noi, perchè ho paura che sia come la nebbia mattutina, che ai primi raggi del sole si disperde e lascia solo piccole gocce sui fili d'erba.
La sua presenza ha migliorato la mia prospettiva per il futuro.
Mi ha reso più fiera di imbracciare l'arco, di essere diventata quello che sono a prezzo di tanti sacrifici, e di non nascodere questo orgoglio.
Ha liberato la parte più tenera di me, quella che gioca con una ciocca di capelli mentre beve un bicchiere di latte caldo.
Mi fa sentire serena quando la mattina vado al picco che è ancora buio e dopo una rapida preghiera a Nauru, mi avvicino all'albero cavo per ammirare il mare mentre alle spalle dalle fronde della vegetazione i primi raggi sfrangiano il cielo.
Mi ha reso meno irriquieta nei miei confronti e docile verso una vita militare che a volte mi andava stretta.
Una volta abbiamo parlato della mia paura di non tornare da una missione, nello scendere in campo dove mettevo a repentaglio una volta di più la mia vita. Pensavo che avrebbe reagito con sufficienza, cercando di assumere quell'aria guascona per cambiare argomento o addirittura liquidarmi con una battuta sciocca qualunque. Invece ha solo dimostrato che crede nelle mie capacità e sa che voglio sempre tornare a casa. Ha detto che confida proprio che io voglia tornarci.
Si io voglio tornarci e ora Ulmetor comincia a farsi vicino visto che Shandar ha reso più intensi i miei allenamenti per il combattimento con la spada in combinazione al coltello. Mi viene tutto così difficile ancora, ma so che è solo una questione di tempo.
Adesso lo sveglio.
Lo so rischio una serie di parolacce.. ma come è bello far pace no?

4# GELO E NEVE SULLA BATTAGLIA DI ULMETOR
E' finita.
Ma lo è davvero?
Non lo so, eppure avevo così paura di questa battaglia che per la prima volta avevo sentito l'esigenza di salutare qualcuno, di congedarmi dalla vita in un certo qual modo e il giorno della battaglia ho ripensato a quando in spiaggia tanto tempo fa Fiamma fece quello strano discorso sulla morte a Shandar. Allora non la capivo, non comprendevo perchè chiedere a Dar di non lasciarla all'oblio se fosse morta e fosse ritornata con la memoria alterata. Ma almeno lei la sicurezza che Shandar l'avrebbe aspettata ce l'ha sempre, mentre io.. io non so
se Vanadiel mi aspetterebbe mai. Non è questione di sfiducia, mi baso solo un semplice dato: lui non crede molto nell'intervento degli Spiriti, quindi non crederebbe mai che potrei tornare.
Mentre io credo che Fuoco non mi vorrebbe nell'oblio per sempre. Sarò presuntuosa, ma non lo credo.
E così poche notti fa mi sono recata assieme a Shandar, Dyna e Kymber su Ulmetor. C'erano anche Kay, Fiamma, Jadea e Ashra. Dunque è tornata per davvero. Ospite speciale tra i Maghi c'era Signor Simpatia, Lluren, il Supremo Guardiano delle Anime. E' talmente freddo eindifferente, quasi impassibile che secondo me è morto e non se n'è accorto. A forza di passare tanto tempo in Oltretomba alla fine si finisce per assomigliare alle anime dei defunti, forse...
Il mio compito era chiaro fin dal giorno prima: dovevo proteggere i Maghi assieme a Kay.
Ero davvero pronta?
Non lo so, ma le parole di Shandar mi risuonavano nella testa: "ricorda per chi combatti".
E io ho capito che combatto per essere libera e per chi non sa e non può difendersi.
Quando ho visto quella cupola di ghiaccio con dodici guerrieri, mi sono cominciate a prudere le mani.
Come volevo spaccar teste!
Ma ho ripensato a tutti gli allenamenti fatti al lago di Chivia e ho fatto quello che mi sta venendo sempre più facile: concentrarmi. Shandar, Dyna e Kymber hanno caricato contro quella semisfera mentre il Signore dei Morti mi ostruiva la visuale mettendosi davanti come un bel paracolpi.
Io, giuro, certa gente mica la capisco!
Ho dovuto staccarmi da Fiamma anche se per la prima volta non mi è piaciuto nemmeno un po': era come se mancassi alla parola data a Shandar, so che avrebbe voluto che fossi vicina a lei per proteggerla, ma ho capito che quella donna non è poi così fragile.
Ed ecco che "Belli Capelli", Lluren ovviamente, mentre guardavo in aria cercando un probabile attacco dall'alto, mi dice: "seguace di Male" e guarda su un tetto.
Phemt!
La mia mente era fredda, mentre il mio cuore ha sussultato.
Non poteva mancare!
No, lui, da bravo SCHIAVO di quello Spirito così abbietto e infinitamente malvagio, non poteva tirarsi indietro!
Avevo una rabbia in corpo per quel suo fanatismo che mi è venuta una voglia irrefrenabile di abbatterlo per dargliene di santa ragione una volta caduto come un sacco di patate!
Ho preso la mia prima freccia e ho atteso che la mia mira fosse perfetta.
Ma, per gli Spiriti! nevicava come non mai e lui si è innalzato in volo dopo aver tentato non so che incantesimo, sventato credo da Lluren.
Ho scoccato, ma l'ho solo sfiorato anche se non tanto da impesierirlo.
DEVO migliorare!
Mi è sfuggito per la mia inesperienza riuscendo così a dileguarsi.
Intanto un boato: la cupola in frantumi e al centro sei persone. Tre Luminosi credo, legati schiena contro schiena, seduti a terra e chiaramente vittime sacrificali per il rito di cui ha parlato Shandar. Gli altri tre erano "vecchie" conoscenze: il calvo con lo spadone, e le due gemelline sciacquette... In  un attimo hanno completato il rito trasformando i tre prigionieri in statue di ghiaccio, mentre Shandar si proiettava in avanti e uccideva subito dopo l'Aurean quasi decapitandola. Ma quel figlio di madre ignota del pelato lo ha attaccato alle spalle ferendolo alla schiena in modo molto grave: un taglio dal coccige fino alla spalla destra. La ferita si è congelata all'istante e ha fatto perdere conoscenza Shandar... era in sua balia, da quello che ho ricostruito con Fiamma, che quindi per difenderlo lo ha colpito con un "colpo di Forza" spezzandogli la schiena perchè sembra essere morto sul colpo.
Non era abbastanza!!!
Il tempo di voltarmi e un guerriero già alzava la sua spada a lama lunga su Lluren. Non c'ho nemmeno pensato ho incoccato e come meglio potevo ho mirato scoccando una freccia in pieno petto. Peccato che anche Jadea e Fiamma facevano la stessa cosa con i loro incantesimi: non è rimasto molto di quell'uomo eppure è riuscito a ferire il Supremo. Ma io avevo un'unica priorità: correre da Shandar! Non potevo crederci che fosse stato abbattuto, proprio lui, non lui, non era possibile, non ci credevo...
Quando ho visto quello strazio ho perso tutta la mia solita irruenza. A dire il vero mi sono sentita congelare in tutta quella neve e l'unica cosa che riuscivo a fare era pensare: deve essere portato dai Guaritori.
Poi ho visto Fiamma che si sgretolava di fronte a quello che vedeva. In confronto io non provavo niente. Questo ho pensato. Il mio dolore per mio fratello abbattutto era niente, quindi ho fatto del mio meglio per essere il suo sostegno e l'ho abbracciata. Un vero strazio sentirla chiedere di scaldarlo, di aiutarlo... mi si è gelata l'anima.
Quando finalmente è arrivato Lluren e lo ha stabilizzato, lo abbiamo portato su Gloria dove sono rimasta accanto a Fiamma e poi in preghiera nel Tempio.
Verso la sera del giorno dopo Mawan mi ha detto che dovevo andare a riposare. Si, dovevo. Non potevo più far finta di essere forte fino al limite dell'umano, che la cosa non mi turbasse fino ad un certo punto: ero completamente distrutta e allora invece di andare a casa per un bagno e una dormita, sono andata da Vanadiel.
Quell'uomo mi ha sorpresa di nuovo con la sua premura che facendomi capire che potevo lasciarmi andare. Mi ha preparato un bagno caldo, mi ha fatta rilassare e mi ha dato tutto quello di cui avevo bisogno.
E io?
Io come al solito ho avuto paura di quello che gli esternavo: ero felice e gliel'ho detto. Avrei dovuto essere più tranquilla invece l'ho aggredito verbalmente e stavolta ho davvero esagerato. Lui non è uno sciocco e ha ribadito che non pensa a me come un oggetto di cui dispone a piacere. Mi ha portato a riflettere: è così che mi ha fatta sentire Phemt, per quanto lui dica che era stato chiaro, dopo non sono riuscita più a vedere le cose con gli stessi occhi. Non potevo, sapevo che lui non mi amava ed ero solo per passare il tempo, per quanto cerchi di inodarare la pillola. Ho il terrore che anche Vanadiel si accorga che per me non prova assolutamente nulla e che forse alla fine quella che ci rimetterà sono solo io.
Ero emotivamente esausta e forse dovevo solo riposare, solo lasciarmi andare alle sue cure. Alla fine è quello che è successo: nel suo letto mi sono lasciata andare ad un pianto lungo e silenzioso fino a quando non è giunto il sonno.
Avrò mai più fiducia in me? e in Vanadiel?
E' così difficile che a volte mi sembra davvero impossibile...

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